I BASILIANI: PROTAGONISTI DI UN PASSATO COMUNE by #jacursodavivereimparare

I Monaci Basiliani in Calabria-Itinerari storici da riscoprire

Per questi mistici che cercavano luoghi solitari e lontani dalle tentazioni umane, i verdi deserti della Calabria furono quanto di meglio potessero aspettarsi dopo le lunghe peregrinazioni da una costa all’altra del Mediterraneo. Le migrazioni maggiori si ebbero intorno al VII sec. d.C. In cinque secoli la regione si popola di anacoreti, di monaci in ogni angolo sperduto del suo territorio. Tra dirupi scoscesi e grovigli arborei nascono laure, eremi, cenobi e monasteri. Non è solo la culla della cultura bizantina e dell’ascetismo orientale, ma è anche ricchezza inesauribile di natura incontaminata e primitiva. E’ altresì la culla della prima industrializzazione meridionale (archeologia industriale). I paesi che racchiudono l’arte, la storia, la cultura e la natura della nostra “Isola Bizantina” sono: Caulonia, Stilo, Pazzano, Bivongi, ecc. Ma anche i nostri piccoli centri di Curinga, Maida e Jacurso ne portano le testimonianze. Nel periodo delle lotte iconoclaste numerosi monaci greco-ortodossi, in fuga dai loro centri d’origine, giunsero sull’attuale territorio reggino dove trovarono rifugio nelle numerose grotte che i versanti montani offrivano. Il loro modello di vita venne seguito da numerosi giovani del territorio che si dedicarono alla vita monastica e che vengono definiti monaci italo-greci. L’ideale supremo dei monaci era l'”hesychìa”, la contemplazione nella tranquillità e nel silenzio. Vivevano dedicandosi alla contemplazione, pregando e lavorando; la loro alimentazione consisteva in bacche e verdure crude, si immergevano nelle fredde acque di fiumi e torrenti, si dedicavano allo studio dei testi sacri, operavano miracoli. Gli elementi caratterizzanti la loro vita quotidiana (contemplazione, preghiera, solitudine, lavoro) sono i punti cardine della Regola di San Basilio. Uno stile di vita, facilmente riproducibile, oggigiorno in Calabria… by #jacursodavivereimparare