Un viaggio nelle 5 provincie con #jacursodavivereimparare 3

VIBO VALENTIA

In origine centro siculo (Paolo Orsi restituì alla luce la sua necropoli), Vibo Valentia fu colonizzata dai locresi, che la chiamarono Hipponion e vi edificarono templi per il culto di Proserpina. Forte della protezione di Gelone, tiranno siracusano, si ribellò vittoriosamente a Locri, quindi entrata nella Lega contro Siracusa ed i Lucani, nel 389 a. C. partecipò alla battaglia dell’Elleporo. L’anno seguente, Dioniso il Vecchio, l’assalì, la distrusse e deportò gli abitanti a Siracusa. Nel 379 Cartagine, vittoriosa su Dioniso, richiamò gli stessi che la ricostruirono. Contesa tra bruzi e locresi, divenne infine, nel 192 a. C. colonia romana, che le fece mutare il nome in Valentia. Teatro delle lotte tra Cesare e Pompeo e tra Ottaviano e Sesto, poi tra bizantini, saraceni e normanni, ebbe sempre grande importanza militare e commerciale, grazie alla posizione geografica strategica ed all’intensa attività del porto. Ruggero il Normanno, che vi costruì il castello (poi ampliato da Carlo II D’Angiò nel 1829), la lasciò decadere, preferendole la vicina Mileto, da lui eletta capitale della Contea, dove trasferì anche la sede vescovile. Dopo un periodo di totale abbandono, fu ricostruita da Federico II nel 1235 e cominciò, con il nome di Monteleone, a riguadagnarsi la giusta fama di centro culturale, ottenendo ulteriore prestigio durante il periodo napoleonico, quando Murat la elesse capoluogo di Calabria Ultra e venne arricchita di nuovi edifici. Feudo dei Caracciolo, dei Brancaccio, dei Pignatelli, Monteleone tornò a chiamarsi Vibo Valentia il 4 gennaio 1928, per decreto fascista.

Mare: sul Tirreno… “Costa degli Dei” è l’acronimo ormai più noto ai turisti che amano la Calabria e con il quale intendiamo identificare i fondali del Parco Marino. La “Costa degli Dei” è quel tratto di Costa calabrese che va da Nicotera a Pizzo, che include tutte le località balneari comprese nella provincia di Vibo Valentia, distinti però da storie e culture del mare che meritano di essere messe a valore.  Il nome ufficiale del nostro Parco Marino è “Parco Marino Regionale Fondali di Capocozzo – S. Irene – Briatico – Zambrone – Ricadi – Capo Vaticano e Tropea”, istituito con L.R. n. 13 del 21 aprile 2008.

Monti: Serra San Bruno è un comune della provincia di Vibo Valentia. Le prime abitazioni di quello che sarebbe divenuto il paese furono costruite per ospitare gli operai che lavoravano per i monaci della certosa di Santo Stefano e per l’eremo di Santa Maria per volere del fondatore, San Bruno, il quale aveva ottenuto dal conte normanno Ruggero d’Altavilla il terreno per le sue fondazioni monastiche. Le prime abitazioni di quello che sarebbe divenuto il paese furono costruite per ospitare gli operai che lavoravano per i monaci della certosa di Santo Stefano e per l’eremo di Santa Maria per volere del fondatore, San Bruno, il quale aveva ottenuto dal conte normanno Ruggero d’Altavilla il terreno per le sue fondazioni monastiche. La vera attrattiva di Serra, oltre ai luoghi di San Bruno, sono le bellezze naturali. Il comune è caratterizzato dalla presenza di numerose specie vegetali tra cui le più diffuse sono: il faggio, il castagno e l’abete bianco, con esemplari di piante gigantesche, secolari, che formano un manto forestale molto fitto.
Tra le abetine più belle abbiamo quelle del grande Bosco di Archiforo, e quelle del Bosco di Santa Maria. Il territorio boschivo, facente parte del Parco Naturale Regionale delle Serre è attraversato dal “Sentiero Frassati”. Preitoni di Nicotera Piccolo centro di 500 abitanti, situato sulla collina che da Monte Poro scende fino alle spiagge di Nicotera. Il paesino ha origini antichissime, come testimoniano i ruderi di un vecchio monastero trovati in periferia. Come una perla inserita in questo contesto, sorge la meravigliosa Chiesetta dedicata a Maria Regina della Pace, costruita interamente con materiali naturali. La struttura è completamente rivestita in pietra lavorata a mano da artigiani locali. Pace e serenità infonde la luce che, attraverso le aperture, illumina l’interno con le sculture in pietra, lo stupendo Altare ricavato da un unico scoglio, l’Ostensorio, la Fonte Battesimale e la colonna che contiene l’Acqua Santa. In particolare, una pietra è stata benedetta dalla Madonna Medjugorie e donata da una delle veggenti affinché fosse inserita in questa struttura.

Città/Paesi: Pizzo è una ridente cittadina calabrese affacciata sulla costa tirrenica, con un sole ed un mare splendidi ed una posizione incantevole, abbarbicata su di una rupe sporgente sul mare. E’ molto conosciuto anche per la presenza del castello dove venne giustiziato Gioacchino Murat, e per il gelato artigianale. Conserva l’aspetto tipico di un borgo marinaro, con viuzze che si aprono in piccoli cortili, balconate che guardano il mare, spiagge e scogliere. Il litorale di Pizzo, con i suoi 8 Km di costa, presenta una morfologia variegata: ad ampi e capienti arenili sabbiosi si succedono rupi rocciose che si immergono nel Golfo formando suggestive calette. Da visitare la famosa Chiesetta di Piedigrotta: una Chiesa scavata interamente nel tufo contenente anche statue anch’esse ricavate dal tufo stesso. Spilinga è un comune della provincia di Vibo Valentia, le cui risorse principali sono l’agricoltura e l’allevamento di bovini e di suini, ma è molto noto per la produzione della ‘nduja, salume spalmabile piccante esportato in Italia e nel mondo, che viene “festeggiato” ogni anno, l’8 agosto, alla Sagra della ‘Nduja. Molto visitato a Spilinga è il Santuario della Madonna della Fontana, o delle Fonti, che si trova a breve distanza dall’abitato, in un’antica grotta eremitica. Il culto alla Madonna delle Fonti risale all’inizio del Novecento, da quando, secondo la tradizione orale, la Madonna si manifestò in sogno alla signora Domenica Muià, invitandola ad andare nel luogo dove ora sorge il Santuario. Nel punto in cui oggi si conserva la nicchia originale, la signora Muià avrebbe trovato la statua della Madonna. La chiesetta fu costruita nel 1920, e con il passare del tempo è divenuta meta di pellegrinaggi.