Un viaggio nelle 5 provincie con #jacursodavivereimparare 5

REGGIO CALABRIA

È sede di uno tra i più importanti musei archeologici dedicati alla Magna Grecia (dove sono custoditi i famosi Bronzi di Riace, rara testimonianza della scultura bronzea greca, divenuti tra i simboli della città), di due giovani università (la “Mediterranea” e la “Dante Alighieri”) e del Consiglio Regionale della Calabria. Si presenta con un impianto urbano moderno, effetto del catastrofico terremoto che il 28 dicembre 1908 distrusse gran parte dell’abitato. Il suo sistema urbano, costretto dallo stretto di Messina e coronato alle spalle dalle ultime propaggini dell’Appennino, rappresenta uno dei principali poli economici e di servizio regionale ma anche una delle massime concentrazioni di nodi e attrezzature per i trasporti e naturale struttura logistica della Regione verso le coste meridionali del Mediterraneo. Il centro storico, costituito prevalentemente da palazzi dalle linee liberty, ha uno sviluppo lineare lungo la costa calabra dello stretto con strade parallele al lungomare punteggiato di magnolie, palme e piante rare o esotiche. Ospita uno dei maggiori porti della Calabria, sede della direzione marittima della regione.

 

Mare: sull’Ionio La “Costa dei Gelsomini” (L.R.11/2008) interessa il tratto di litorale compreso tra Capo Bruzzano e Punta di Spropoli: queste spiagge rappresentano le principali aree di riproduzione della Caretta caretta (Tartarughe). Il Parco Marino Regionale “Costa dei Gelsomini” si estende nel tratto costiero compreso tra Capo Bruzzano (16°08”38’E, 38°01”52’N) a nord e Punta di Spropoli (16°02”46’E, 37°55”18’N) a sud. Tale settore costiero include i comuni (da nord a sud) di: Bianco, Ferruzzano, Bruzzano Zefirio, Brancaleone e Palizzi. Roccella Ionica probabilmente, sorge sull’antica città magnogreca di Amfissa. Ha origini molto antiche, che si presume risalgano fino all’epoca della Magna Grecia. Il paese sarebbe infatti l’antica località di Amphisya ricordata nei poemi del poeta romano Ovidio. Nel X secolo il paese si chiamava già Rupella, poi Arocella, fino all’attuale nome di “Roccella” a causa della sua localizzazione sulla rocca. Il paese è dominato da una roccia che ospita l’antico castello medievale Al 1270 risale il primo documento che testimonia l’esistenza di Roccella Jonica: in esso si tratta della vendita del Castello donato a Gualtieri de Collepietro da Carlo I d’Angiò. Roccella fu un importante feudo e rocca difensiva della costa, principalmente contro gli invasori saraceni, come simboleggiato anche nel gonfalone araldico, che rappresenta un guerriero che lotta con un moro. Melito di Porto Salvo, in Calabria, fa parte dell’Area metropolitana di Reggio Calabria ed è anche il comune più meridionale della Calabria e quindi dell’Italia continentale (cioè isole escluse). Sorge su una collina detta Colle Calvario, che digrada dolcemente verso il mare Ionio per 85 metri di altezza.

…e sul Tirreno: Scilla è un’importante località turistica e balneare poco a nord di Reggio, e costituisce uno tra i borghi più belli e caratteristici d’Italia, meta di artisti in ogni epoca e di ogni nazionalità e frequentatissima meta estiva. E’ situata sull’omonima punta, che sorge 22 km a nord del capoluogo: il Promontorio Scillèo, proteso sullo Stretto di Messina, che anticamente veniva infatti denominato Stretto di Scilla. Una delle principali attività cui era dedita la popolazione, fino a qualche anno fa, era la pesca che trovava la sua più alta espressione nella “caccia” al pescespada (pesca tradizionale) condotta con il lontre, una speciale barca a remi usata fino agli anni cinquanta, e successivamente con la passerella, una speciale barca a motore con una lunga passerella a prua e una alta antenna centrale, detta falere, che serve per rilevare la presenza del pesce.

 

Monti: Il Parco Nazionale d’Aspromonte nasce nel 1989 per la tutela e la salvaguardia ambientale dei territori della sezione aspromontana dell’ex Parco Nazionale della Calabria, esistito fino al 2002. Il territorio del parco d’Aspromonte è all’interno della provincia di Reggio Calabria e prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte che significa candido, bianco e risale alle popolazioni greche della costa ionica che ammiravano le candide formazioni montuose del massiccio. Montalto è la cima più alta con i suoi 1955 m.s.l.m. e offre un meraviglioso panorama della Calabria e della costa siciliana. Il territorio del parco presenta inoltre una grande varietà di specie vegetali e animali e gode di particolari condizioni climatiche che favoriscono un ambiente ricco di biodiversità. Condofuri (Kontofyria in greco calabro) è un comune della provincia di Reggio Calabria, inserito nell’area linguistico-geografica Grecanica, caratterizzata cioè, dalla presenza di una lingua parlata e scritta strettamente imparentata con il greco antico. Come testimonia l’agorà del paese, su cui sorge la chiesa, dove confluiscono tutte le stradine del piccolo centro abitato, Condofuri è di origini magnogreche, come d’altronde molti altri paesi della stessa area.
L’ordinamento amministrativo francese del 1807 considerava Condofuri “Luogo”, cioè “Università”, del governo della vicina Bova. Un successivo decreto, risalente al 1811, istituiva i Circondari e i Comuni e Condofuri fu posta a capo delle frazioni di Gallicianò ed Amendolea. Un’altra legge borbonica, questa volta del primo maggio 1816, consolidò il ruolo di Comune di Condofuri che, allo stesso tempo, passò dalla provincia di Catanzaro a quella di Reggio Calabria. Gallicianò ed Amendolea erano considerate sottocomuni, San Carlo un villaggio. Il nome del paese deriva dal greco “Konta-Korion”, “Conda-Chorion” o forse “Conda-Chori”, dove “Chorio” significa “Paese”, probabilmente in riferimento alla vicinanza con Gallicianò o Amendolea, oggi frazioni, di cui un tempo rappresentava invece una parte della baronia[3]. Molti storici sono del parere che il nome possa significare “covo di ladri”, anche se non certe sono le ipotesi a tal riguardo.

 

Città/Paesi: Gerace il suo borgo medievale viene descritto come uno tra i più belli d’Italia. La cittadina, che conserva ancora oggi un’impostazione e un fascino medievale, si trova all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il centro urbano, in particolare il borgo antico, è ricco di chiese, palazzi d’epoca, e vani, un tempo abitazioni o botteghe, scavati direttamente nella roccia. Vi si possono ammirare un castello ed una cattedrale, entrambi di epoca normanna, oltre a numerose costruzioni di varie epoche e stili architettonici. Dalla sua posizione arroccata, Gerace gode di un’ampia e panoramica visuale su gran parte del territorio della Locride. Stilo è un comune della provincia di Reggio Calabria, inserito nel circuito de I borghi più belli d’Italia. Stilo si trova ai piedi del Monte Consolino, a 400 m. sopra il livello del mare. Stilo è nota sin dai tempi antichi per le sue miniere metallifere. L’antico borgo è disposto a gradinate su un pendio disseminato di ulivi e viti; è caratterizzato da case di pietra scura che sembrano dipinte nella roccia. Di origine greca, passata poi sotto il dominio dei Bizantini nel X secolo divenne il più importante centro bizantino della Calabria meridionale. Qui ci furono molti eremiti e monaci basiliani, i quali costruirono la celebre Cattolica, uno tra i più importanti monumenti della regione, miracolosamente intatto. Stilo è inoltre la patria natale del filosofo Tommaso Campanella. Ogni anno a Stilo si svolge il Palio di Ribusa, una delle manifestazioni più belle e suggestive della tradizione popolare calabrese, un viaggio inusuale in un’atmosfera medievale e in quel periodo critico e pur interessante e magico (secoli XV, XVI, XVII), che caratterizzò la società e le Istituzioni del Regno di Napoli.