Nuove Opportunità per il #turismosostenibile e #jacursodavivereimparare

Il periodo storico nel quale stiamo vivendo, necessita di una classe dirigente sveglia, che grazie alle proprie capacità e competenze, riesca a rispondere in maniera rapida a tutte le esigenze della popolazione. Mi riferisco, in particolare, alle grandi opportunità offerte dalla comunità europea, e da tutte quelle realtà che intorno ad essa gravitano.  Accordi da sviluppare, partenariati locali e internazionali da stipulare, bandi a cui partecipare. Attraverso, una vasta conoscenza della materia, delle lingue e della progettazione e programmazione europea.

Una partecipazione politica attiva, basata sulle potenzialità di risorse umane formate e specializzate in questi ambiti, sono, oggi più che mai un’urgenza imminente! Perché, non c’è niente di male nello svolgere un’attività culturale e turistica, alla quale ruotino intorno operatori specializzati che possano percepire un reddito. A questo riguardo, vorrei condividere con voi alcuni punti del PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA nel quale si evincono questi temi appena trattati.

Una linea d’intervento sarà dedicata a sostenere lo sviluppo turistico/culturale nelle aree rurali e periferiche. Gli investimenti consentiranno la valorizzazione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani e nelle zone rurali, sostenendo il recupero del patrimonio culturale, l’attivazione di iniziative imprenditoriali/commerciali (ad esempio nuove modalità ricettive), rivitalizzando il tessuto socio-economico dei luoghi (ad esempio favorendo la rivitalizzazione di mestieri tradizionali, quali l’artigianato), contrastando lo spopolamento dei territori e favorendo la conservazione del paesaggio e delle tradizioni.

A fronte del sovraffollamento che ha spesso caratterizzato le attrazioni turistiche nelle principali città d’arte, tanti piccoli centri storici italiani (“Borghi”) offrono enorme potenziale per un turismo sostenibile alternativo, grazie al patrimonio culturale, la storia, le arti e le tradizioni che li caratterizzano.

Gli interventi in questo ambito si attueranno attraverso il “Piano Nazionale Borghi”, un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale. In primo luogo, saranno attivati interventi volti al recupero del patrimonio storico, alla riqualificazione degli spazi pubblici aperti (es. eliminando le barriere architettoniche, migliorando l’arredo urbano), alla creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici. In secondo luogo, sarà favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari (es., itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate. In ultimo saranno introdotti sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

Il degrado di aree pubbliche, parchi e giardini, la mancanza di luoghi per la vita sociale dei giovani, la precarietà dei servizi pubblici, aggravati dalla chiusura di numerose attività commerciali colpite dalla crisi, rende necessario e urgente intervenire per la realizzazione di luoghi per l’espressione di una socialità inclusiva.

Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia (358 milioni) per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività.

Nel Pnrr trova anche finanziamento il progetto “Il turismo delle radici: un investimento per il rilancio dell’Italia post Covid-19″, che mira alla promozione dei circuiti turistici meno noti, rivolgendosi a un bacino di circa 60/80 milioni di italiani o italo-discendenti all’estero”. Dunque, “il turismo di ritorno, concentrandosi sui piccoli borghi italiani, può contribuire a rivitalizzare l’economia locale, favorire l’occupazione giovanile, recuperare le abitazioni storiche, dando vita ad un turismo che sia anche ecosostenibile. Si tratta di un progetto che si realizzerà in stretta collaborazione con gli enti locali e, in particolare, con le Regioni”.